ecosistema (ecologia) -k8凯发
- unità che include gli organismi che vivono insieme in una data area (comunità) interagenti con l’ambente fisico.
la presenza di un flusso di energia è necessaria alla strutturazione della comunità ed alla ciclizzazione della materia
- i confini di un ecosistema sono
spesso individuati in modo arbitrario,
in quanto è difficile stabilire a priori
fin dove si protraggono le interazioni
biotiche ed abiotiche
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componenti abiotiche solide degli ecosistemi
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litosfera
- la litosfera è la parte rigida esterna del pianeta terra. comprende la crosta terrestre e la porzione del mantello esterno che mantiene un comportamento elastico.
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pedosfera
- il suolo è lo strato superficiale che ricopre la crosta terrestre, derivante dall'alterazione di un substrato roccioso, chiamato roccia madre, per azione chimica, fisica e biologica esercitata da tutti gli agenti superficiali e dagli organismi presenti su di esso.
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atmosfera
- l’atmosfera assorbe la radiazione solare diretta verso la terra in funzione della lunghezza d’onda
- la presenza di vapore acqueo (nubi), co2,
ch4 ed altri gas che assorbono e riemettono
radiazione infrarossa, determina
“l’intrappolamento” dell’energia termica
nella tropopausa (effetto serra)
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acqua, soluzioni saline e di gas
- la componente liquida degli ecosistemi è costituita essenzialmente dall’acqua, che non è presente in forma pura, ma come soluzione di ioni e gas .
i gas atmosferici e alcuni ioni sono soggetti ad equilibri chimici aria-acqua-sedimento che controllano la loro concentrazione in acqua.
temperatura e pressione influenzano gli equilibri chimici e quindi la solubilità di gas e composti ionici.
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componenti biotiche degli ecosistemi
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autotrofi
- l'autotrofia è la condizione nutrizionale di un organismo in grado di sintetizzare le proprie molecole organiche a partire da sostanze inorganiche e utilizzando energia non derivante da sostanze organiche assimilate.
- nello studio degli ecosistemi gli autotrofi vengono detti produttori.
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eterotrofi
- l' eterotrofia è la condizione nutrizionale di un organismo vivente che non è in grado di sintetizzare le proprie molecole organiche autonomamente a partire da molecole inorganiche
- in ecologia gli esseri eterotrofi si dicono anche consumatori
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la decomposizione
- è un complesso di processi biotici e abiotici di conversione del detrito organico (resti di organismi e sostanze di rifiuto) in sostanze inorganiche necessarie ai produttori (mineralizzazione) che consente la ciclizzazione della materia
- i decompositori (saprofita) veri e propri (batteri e funghi), sono in grado di digerire il detrito organico inclusa la frazione meno digeribile (lignina, cellulosa, chitina)
- i detritivori (protozoi, nematodi, anellidi, collemboli, ecc.),
svolgono un ruolo fondamentale nella decomposizione, in
quanto consumano detrito organico e decompositori.
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dinamica degli ecosistemi
- presupposto essenziale per la formazione ed il mantenimento di un ecosistema è la presenza di un flusso di energia in grado di sostenere la componente biotica e la ciclizzazione della materia
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ecosistemi aperti e chiusi
- la maggior parte degli ecosistemi conosciuti è costituito
da ecosistemi aperti
- i pianeti sono (eco)sistemi
chiusi per eccellenza
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termodinamica degli ecosistemi
- i sistemi biologici, come tutti i sistemi fisici, sono
soggetti alle leggi della termodinamica
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i legge
- l’energia si trasforma conservativamente
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ii legge
- ogni processo spontaneo produce entropia,
ovvero, ogni processo di conversione energetica
avviene con efficienza <100%
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livelli trofici e piramidi ecologiche
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gli organismi che traggono energia
dopo uno stesso numeri di passaggi
appartengono ad uno stesso livello
trofico:
- i livello: produttori (p)
- ii livello: consumatori primari (c1) e
decompositori o detritivori (d)
- iii livello: consumatori secondari (c2
- iv livello: consumatori terziari (c3)
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i limiti della produttività primaria in ambiente terrestre
- la produttività primaria è controllata da diversi fattori: radiazione
solare (intensità e durata), lunghezza del periodo di attività
fotosintetica, temperatura, precipitazioni, disponibilità di
sostanze nutritive minerali.
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i limiti della produttività primaria in ambiente acquatico
- nel mare la limitazione operata dai nutrienti prevale rispetto all’azione
della temperatura e dell’intensità della radiazione solare su scala geografica e pertanto non si registra un gradiente di produttività con la latitudine. le zone più produttive in mare sono presenti nelle acque costiere e nelle zone di risalita
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produzione, biomassa e turnover
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il rapporto tra la produzione (p) e la biomassa insediata o standing crop (b) in un ecosistema in stato stazionario è detto turnover (p/b),
ed è una misura della velocità di ricambio dello standing crop.
il reciproco (p b/p) è il tempo di turnover o tempo di residenza, cioè il
tempo medio di permanenza della biomassa nel sistema.
- la produttività primaria e la
biomassa stabile sono maggiori in
ecosistemi terrestri che in ecosistemi
acquatici
- la produttività primaria e la
biomassa stabile decrescono con la
latitudine
- la produttività secondaria segue le
tendenze della primaria, ma in
ecosistemi acquatici tende ad essere
superiore che nei terrestri a causa
dell’elevato turnover del fitoplancton